Phobya G-Changer 360 HPC, confezione e bundle
Il radiatore Phobya G-Changer HPC 360 ci viene recapitato in una anonima confezione di cartone bianco, senza alcun tipo di grafica o foto del prodotto. L’unico segno di riconoscimento è rappresentato da un adesivo che riporta il nome del prodotto, un codice a barre e la data di produzione.
Riportiamo di seguito le specifiche tecniche del radiatore Phobya G-Changer HPC 360.
Una volta aperta la confezione troviamo uno strato di pluriball (la classica carta da imballaggi con le bolle d’aria) a protezione del contenuto e il radiatore, a sua volta incartato e avvolto nel pluriball, con un adesivo riportante delle avvertenze redatte in inglese e tedesco, sul fare attenzione a non avvitare le viti per più di 6mm perché si rischia di danneggiare in maniera irreparabile (e ovviamente non coperta da garanzia) il radiatore.
Al suo fianco, su un pezzo di cartone e attaccato tramite un pezzo di nastro adesivo trasparente, c’è un sacchetto contenente le 12 viti filettate M3 per permettere il montaggio di 3 ventole sul radiatore.
Ci troviamo sicuramente di fronte ad un bundle che si può decisamente definire essenziale, e questo ci ricorda di nuovo che il prodotto che stiamo recensendo è votato alla sostanza e di stampo quasi industriale, riducendo al minimo tutti gli accorgimenti a cui sono ormai abituati gli appassionati di liquid cooling o di modding come ad esempio tappi, viti di diversa lunghezza per poter montare ventole da 34mm, libretti di istruzioni, adesivi per personalizzare il radiatore ecc . Tutto ciò contribuisce in minima parte anche a limare il prezzo di acquisto, senza andare a risparmiare sulla qualità del radiatore e sui materiali.